Intervista a Laura Allievi Titolare e Responsabile Ufficio Stampa di Porada
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Porada, c’è da sempre la proiezione verso il futuro.
Il nostro motto è “Learn, live, dream” a sottolineare la nostra propensione a una visione aziendale sempre proiettata alle sfide del futuro ma con radici ben ancorate al nostro passato e alla nostra storia. Siamo ormai giunti alla terza generazione e intendiamo proseguire su questo percorso, con uno spirito costantemente volto al domani.
Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
Tutto nasce dall’amore per il legno. Il legno massello, lavorato con l’abilità artigianale di chi sa trasformare un tronco in una piccola opera d’arte. Proprio da questa passione nasce Porada, fondata nel 1968 da Luigi Allievi con l’intento di proseguire la produzione di sedie che aveva intrapreso nel 1948. A sostenerlo i figli, promotori come lui di un’azienda che fa della qualità e della professionalità le proprie basi. L’eccellenza qualitativa e l’esperienza nella lavorazione del legno le conferiscono in breve un’identità solida e ben definita che trova oggi espressione in prodotti eleganti che contribuiscono a definire il paesaggio domestico.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
Le collezioni si rinnovano di anno in anno. Al Salone del Mobile di Milano ogni anno presentiamo nuove collezioni, capaci di integrarsi con quelle già esistenti ma di portare al contempo una ventata di novità. Certo, alcuni pezzi più di altri sono entrati nell’immaginario comune come emblemi di Porada. Su tutti spiccano il tavolo infinity disegnato da Stefano Bigi e la collezione di tavoli e tavolini Ziggy di Carlo Ballabio.
Estetica e funzionalità, non sempre sono in perfetta sintonia. Una strategia per farli funzionare alla perfezione?
La sintonia deriva da una visione d’insieme ampia e da un efficace lavoro di team. Porada investe molto nella ricerca sul design e sui materiali, tenendo sempre ben chiaro l’obiettivo. Una casa va vissuta; per questo i nostri mobili uniscono forme equilibrate ed armoniche a una grande versatilità d’uso. La bellezza da sola non basta, i materiali e la funzionalità sono gli altri aspetti su cui lavoriamo costantemente.
Oggi, l’illuminotecnica sta vivendo un momento di grande attenzione. I progetti di illuminazione sono attualmente dei veri e propri progetti a se stanti all’interno del progetto di arredamento.
NO
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzione di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause, che lo hanno determinato.
Le nuove generazioni non hanno più a disposizione gli spazi ampi e importanti dei nonni o dei genitori. In case di dimensioni ridotte un arredamento troppo presente o elaborato rischia di dare un effetto claustrofobico. “Less is more” sembra essere il nuovo mantra da seguire. Noi non abbiamo mai abbandonato il senso di calore che i nostri mobili forniscono a una casa, le linee morbide, i richiami al design degli anni ’50, ma sempre virato a una semplificazione capace di adattarsi ad ogni casa. Mobili senza tempo, semplici ma non banali.
Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
L’impatto più forte lo hanno subito le aziende di classico o quelle con linee di design molto particolari. Porada, anche negli anni della crisi, ha mantenuto e migliorato i propri risultati, frutto di sagge strategie commerciali e di design.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
Noi abbiamo una sola risposta: passione. Siamo appassionati del nostro lavoro e dedichiamo ad esso grandissimo impegno e risorse. Non smettiamo mai di investire. Nella qualità dei prodotti, nelle fiere e nelle strategie commerciali. Abbiamo appena aperto il nostro secondo showroom monomarca in centro a Milano, in via Borgospesso, il secondo dopo il primo negozio di Londra, all’interno del Chelsea Harbour Design Center.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi….
Alcune aziende, che magari già vivevano situazioni complesse, hanno sicuramente accusato il colpo. Non è il nostro caso. La crescita negli ultimi anni è stata crescente e ne siamo soddisfatti.
2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo, accanto al vostro di 70 anni…
Decenni di attività, bei traguardi davvero! I nostri 70 anni sono stati pieni di sfide e di gioie. Ne andiamo orgogliosi e siamo certi che il capo famiglia e fondatore dell’azienda, Luigi Allievi, ne andrebbe molto fiero.
Intervista a Nicola Zannoni Sales Manager Italia Venini Spa
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Venini, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
E’ sicuramente la proiezione verso il futuro che ha reso Venini, nata nel 1921 grazie all’intuizione del fondatore Paolo Venini, l’eccellenza del vetro muranese e veneziano in Italia e nel mondo. Nell’idea di Paolo Venini il concetto di futuro si lega a quello di design e ha sempre condotto l’azienda a percorrere la strada dell’innovazione estetica, dell’arte e della tecnica vetraria applicata. Altri propulsori nella storia di Venini sono sicuramente il radicato senso di appartenenza all’Isola di Murano, che fa di Venini una delle espressioni massime della manifattura made in Italy, e la grande abilità dei nostri maestri vetrai, senza i quali la storia di Venini non avrebbe ovviamenteavuto inizio, che, unita alle idee dei grandi artisti, architetti e designer con cui hanno collaborato, ha determinato che questo percorso aziendale fosse unico nel suo genere.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
E’ difficile dover selezionare un’unica collezione, in quanto l’essenza di Venini abbraccia stili ed epoche differenti ma in un certo senso complementari. Ma se proprio dovessi indicherei senz’altro quelle che a tutti gli effetti sono considerate appunto le nostre icone, ovvero i nostri vasi più famosi. Parlo in primis del Veronese, nato dalla collaborazione tra Vittorio Zecchin e Venini nel 1921, autentica scultura di vetro e simbolo dell’azienda, ma potrei soffermarmi anche sui nostri vasi Balloton, Opalino e Fazzoletto, da sempre molto apprezzati.
Estetica e funzionalità, non sempre sono in perfetta sintonia. Una strategia per farli funzionare alla perfezione?
Nella storia di Venini ha sempre prevalso l’estetica. Il design di Venini è sempre stato un design artistico che ha spesso sconfinato nei territori dell’arte contemporanea del ‘900. Provocatoriamente mi piace sostenere che dove ci sia estetica ci sia anche funzionalità.
Oggi, l’illuminotecnica sta vivendo un momento di grande attenzione. I progetti di illuminazione sono attualmente dei veri e propri progetti a se stanti all’interno del progetto di arredamento.
Su questo punto Venini è certamente al passo con i tempi. Una delle nostre prerogative è appunto quella di poter affiancare il progettista nella realizzazione di progetti luce custom totalmente su misura e personalizzati. La nostra azienda ha una notevole anima contract e ciò che ci contraddistingue è la flessibilità con cui decliniamo elementi modulari tipici della tradizione veniniana (come i poliedri di Carlo Scarpa, i nastri, i triedri e i trilobi) in realizzazione custom ambiziose e di autentico impatto estetico.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzione di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal. Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
Venini, lo si può dire, non ha mai rincorso stili o tendenze del momento, la costante di Venini è il saper fare arte vetraria e il non snaturarsi alla ricerca di facili successicommerciali. Questo è il nostro fascino e il nostro essere senza tempo, al di là delle mode passeggere e delle abitudine di acquisto. Il tratto distintivo, se mai, è stato quello di anticipare il design del futuro pur essendo ancorati agli archetipi del passato.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
Sicuramente il dinamismo e il guardare i mercati esteri, in particolare quelli emergenti che hanno fame di design e grandi disponibilità d’investimento.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi…
La forza delle aziende italiane, comprendendo i limiti del mercato locale, è quella di aver puntato sempre di più all’espansione all’estero. Anche Venini, in quest’ottica, sta potenziando la distribuzione negli Stati Uniti, in Asia, in Russia e, grazie ai contatti del Gruppo Damiani, anche in Giappone.
2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo, accanto al vostro di 97 anni…
I 40 anni di 2C Arredamenti sono l’esempio lampante di come solo le aziende dinamiche e al passo con i tempi possano superare lo scoglio del passaggio generazionale e andare avanti. Venini nel 2018 festeggia i 97 anni e si avvia a diventare centenaria, traguardo che ci riempie di orgoglio.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sulmercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
Attivare un e-commerce veloce e performante può consentire alle aziende italiane di intercettare nuovi clienti, che hanno un approccio all’acquisto diverso dal tradizionale, e di aprirsi una finestra strategica sui mercati oltre i confini nazionali. Dal mio punto di vista è necessario e fondamentale fare questo tipo di investimenti per condurre la propria azienda verso nuovi mercati e garantire la continuità generazionale.
Una storia e un’identità proiettate verso il futuro. Intervista a Massimiliano Messina, Presidente FLOU.
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Flou, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Direi una storia e un’identità proiettate verso il futuro.
Ripercorrendo la storia della Flou penso che la sua vera anima risieda proprio nella sua capacità di guardare al futuro, di intuire i segnali di cambiamento e di anticipare le trasformazione del gusto, al punto di aver costruito su queste peculiarità gran parte della fiducia e della reputazione internazionale di cui gode.
Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
Penso alla determinazione coraggiosa che ha avuto mio padre nel fondare un’azienda basandosi su progetto del tutto nuovo, nella convinzione, come poi è avvenuto, di riuscire a cambiare non solo le regole del mercato ma il gusto stesso del pubblico. Dopo Nathalie – il primo letto tessile moderno nato quarant’anni fa – il timone della Flou ha sempre tenuto la barra diritta in quella direzione, sviluppando e proponendo ai propri rivenditori una nuova cultura del dormire.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
Parlando di icone, non posso che pensare nuovamente al letto Nathalie, disegnato da Vico Magistretti nel 1978 e che è ancora oggi il nostro best-seller. Nathalie ha introdotto una tipologia prima del tutto inesistente: il letto tessile con rivestimento sfoderabile e intercambiabile, divenuto poi uno standard. Al Salone del Mobile abbiamo festeggiato il suo 40esimo compleanno con una speciale limited edition e con la proiezione del cortometraggio a lui dedicato “Il fiocco perfetto”.
Estetica e funzionalità, non sempre sono in perfetta sintonia. Una strategia per farli funzionare alla perfezione?
Uno dei termini in cui il design si può rappresentare è senza dubbio l’abilità di far coincidere estetica e funzionalità, regola che per Flou è sempre stata imperativa. Aggiungerei che questo binomio deve andare di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, che noi abbiamo concretizzato anche nei prodotti del brand NATEVO.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzioni di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause che lo hanno determinato.
Minimalismo e total white sono stati a lungo una sorta di “religione” in cui tutti abbiamo creduto. Ma, come accade per tutti i fenomeni, anche il minimalismo è destinato a passare. Oggi assistiamo a una sorta di ritorno alla decorazione, intendendo con ciò una nuova interpretazione estetica basata sulla ricerca e sull’uso di materiali pregiati e a volte “antichi”, la cui matericità imprime anche a forme semplici un segno unico e inconfondibile.
Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
In termini di progettazione, le aziende sono chiamate a porre un’attenzione sempre maggiore alla totalità dell’ambiente e alla sua atmosfera, piuttosto che al singolo pezzo di arredo.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
Due fattori mi sembrano fondamentali: il primo, la capacità di intercettare fin dal primo contatto le aspirazioni e le esigenze del cliente, proponendo la soluzione più consona alle sue esigenze; in secondo luogo il saper anticipare le evoluzioni della cultura dell’abitare.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi…
Il Design Italiano ha sempre saputo rinnovarsi e rimettersi in gioco. A quei valori oggi si aggiunge una sorta di “nuova intelligenza”, un’attitudine che non si limita al solo prodotto ma ad azioni di ampio respiro che coniugano le sue diverse anime: quella estetica, sociale, progettuale, di immagine e di mercato, generando sinergie persino tra industria e arte.
2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo…
Un traguardo di cui andare davvero orgogliosi! Flou celebra il medesimo anniversario quest’anno e la coincidenza appare particolarmente felice: penso infatti che 2C Arredamenti e Flou condividano la stessa filosofia che, in estrema sintesi, è un armonioso insieme di persone, lavoro, impegno e umanità. Proprio come in una grande famiglia.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
E’ un’evoluzione necessaria e una grande opportunità. Più che una seconda azienda l’e-commerce rappresenta ormai una componente necessaria dell’offerta e permette di fornire al clienti un servizio sempre più efficiente e di qualità.
Intervista ad Andrea Citterio Patron di Penta Light.
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale di Penta, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Direi una storia e un’identità proiettate verso il futuro.
Penta negli ultimi anni ha investito in modo significativo guardando al futuro, rafforzando sempre di più la riconoscibilità del brand.
Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
Penta esiste da oltre 40 anni e nell’ultimo anno è diventata un gruppo. Tre aziende italiane, ciascuna eccellente nel proprio settore, unite in unico gruppo da una mission comune: soddisfare le richieste del mondo dell’illuminazione in ogni sua forma, decorativa con Penta, tecnica con Penta Architectural Light e personalizzata con P Custom Light. Tutto in un unico brand: PENTA.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
GLO di Carlo Colombo nella versione sospensione che, ricordando un’aerea bolla di sapone, ha struttura in metallo cromato lucido e vetro borosilicato in diverse finiture. Organizzata in cluster, ogni elemento di Glo esalta l’altro, creando magia e astrazione all’interno dello spazio abitativo.
Estetica e funzionalità, non sempre sono in perfetta sintonia. Una strategia per farli funzionare alla perfezione?
I nostri prodotti nascono dal continuo confronto tra designers e tecnici con l’obiettivo di ideare e realizzare un prodotto destinato a diventare un’icona del design, soddisfacendo nello stesso tempo specifiche funzionalità.
Oggi, l’illuminotecnica sta vivendo un momento di grande attenzione. I progetti di illuminazione sono attualmente dei veri e propri progetti a se stanti all’interno del progetto di arredamento.
Il Gruppo Penta ha colto appieno questa tendenza avendo al suo interno un team di tecnici e progettisti illuminotecnici. Sempre più progettisti e architetti si rivolgono a noi chiedendoci uno studio a 360° e “chiavi in mano” della parte illuminotecnica dei loro progetti.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subìto una vera e propria rivoluzione di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal. Vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause che lo hanno determinato.
Le nostre ultime collezioni seguono le tendenze indicate, annoverando prodotti con linee e forme essenziali, ma sempre ricercate. In particolare, i nostri prodotti sono riconosciuti nel mercato per la loro matericità, derivata dal sapiente impiego dei materiali, come vetro soffiato e borosilicato, metallo in diverse finiture, legno, tessuto nelle varie texture, cemento e molti altri.
Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
Come già detto la progettazione è frutto di un team interdisciplinare che unisce diverse competenze tecnologiche, estetiche e dei materiali. Per quanto concerne l’ambito commerciale, i clienti sono sempre più attenti alla varietà delle finiture dei nostri prodotti, richiedendo sempre più spesso campionature di modo da potere “toccare con mano” i diversi materiali impiegati.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
Fortuna e successo sono determinate da un mix di passione, visione e concretezza.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi….
vero, negli ultimi siamo in continua crescita, in quanto il mercato di fascia alta non si è mai arrestato e il furniture è riconosciuto all’estero come uno dei settori di eccellenza del made in Italy.
2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo.
Un augurio a tutto il gruppo 2C per un bellissimo e meritato traguardo, testimonianza di una realtà che offre da sempre un eccellente servizio trattando brand di fascia alta.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
Il mercato dell’E-commerce rappresenta sicuramente il presente e anche il nostro futuro, quindi un ennesimo passo avanti pe confermarsi sul mercato locale e internazionale.
Siamo alle porte del Salone del Mobile, una fiera che registra record di presenze. Le vostre novità al Salone? Secondo lei, perché è una fiera intramontabile?
Il Salone del Mobile di Milano è ormai univocamente riconosciuto come la più importante fiera del furniture in quanto raduna gli operatori di settore di tutto il mondo.
Una storia e un’identità proiettate verso il futuro. Intervista a Paolo Casa. Agente Commerciale di POLTRONA FRAU.
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Poltrona Frau, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Direi una storia e un’identità proiettate verso il futuro…
L’evoluzione è uno dei punti fondamentali nel processo di crescita di un’azienda ed in questo processo non si può non tener conto, specie nell’ambito del design, dell’interpretazione dei bisogni e dei desideri dei clienti a cui si è rivolti.
Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
Direi che il primo è senz’altro la costanza nel mantenere inalterati gli standard qualitativi. Da sempre Poltrona Frau è sinonimo di eccellenza, di alta qualità, di grande attenzione ai dettagli, di tradizione, di passione; e sono questi, a mio parere, i punti di forza della nostra azienda.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
Partirei paradossalmente dall’ultima: la collezione Let It Be. Una seria molto ampia di elementi combinabili fra loro secondo le esigenze del cliente, che interpreta lo sviluppo del living in modo solido e leggero al tempo stesso. Solido per le caratteristiche intrinseche del prodotto, fatto di materiali e tecniche innovativi ma che mantengono inalterata la nostra tradizione di qualità e durevolezza, e leggero nelle linee e nello sviluppo estetico del prodotto che fanno si che il prodotto si adatti facilmente alle nuove architetture.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzioni di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause, che lo hanno determinato.
Credo che quel periodo sia ormai alle spalle. Era il frutto degli anni di crisi da cui lentamente ci stiamo risollevando durante i quali l’architettura e il design hanno avuto un naturale processo di “sottrazione” di forme e contenuti.
Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
Come ho detto prima, il mondo del design, come quello della moda, è un mondo in continua evoluzione perché questa evoluzione dona stimolo al mondo stesso ed alle diverse esigenze di consumatori sempre più evoluti. E tale processo, per le aziende di riferimento, è assolutamente fisiologico e quindi interpreta il processo sociale ed economico del momento.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
L’impegno costante, la dedizione e l’essere fedeli alle aspettative del cliente.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi… 2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo…
Certo! Un traguardo ottenuto con grande fatica e dedizione. Non a caso il binomio Poltrona Frau – 2C dura da tantissimi anni; perché le spinte motivazionali delle due aziende sono molto simili.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
Penso che oggi non si possa prescindere da orientamenti di questo tipo. Avere come mercato di riferimento solo quello locale è un limite che le attività commerciali non possono più permettersi. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, il mercato di riferimento è il mondo.
Siamo alle porte del Salone del Mobile, una fiera che registra record di presenze. Le vostre novità al Salone? Secondo lei, perché è una fiera intramontabile?
Sulle novità non posso anticiparle nulla perché è top secret. Avrò il piacere di ospitarla se verrà a trovarci e di mostrargliele personalmente. È una fiera intramontabile perché l’Italia è la culla del design e gli italiani sono degli abilissimi imprenditori!
Un mix di creatività, innovazione e capacità industriale. Intervista a Renzo Minotti, direttore commerciale B&B Italia.
Un mix di creatività, innovazione e capacità industriale.
Intervista a Renzo Minotti, direttore commerciale B&B Italia.
L’incontro straordinario tra il design e l’industria, espressione di contemporaneità. E’ questa la sintesi della storia e della vita aziendale della B&B Italia, che ha compiuto il suo mezzo secolo, portato con orgoglio e soddisfazione.
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale di B&B Italia, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Direi una storia e un’identità proiettate verso il futuro.
Da quando esiste, la B&B Italia si è sempre contraddistinta per il suo inconfondibile mix di creatività, innovazione e capacità industriale. L’abilità di anticipare le tendenze, rispondere all’evoluzione dei gusti e delle esigenze abitative si traduce in una collezione di arredi di design contemporaneo, di grande qualità che rappresentano un capitolo importante della storia del design italiano. Uno dei punti di forza della nostra azienda, è il centro di ricerca interno, rivolto alla ricerca e all’innovazione del prodotto e all’individuazione dei bisogni futuri, che vede impegnate circa 30 persone. Tra l’altro, siamo una delle poche aziende ad averlo.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è, a suo modo, una vostra icona?
Abbiamo infinite collezioni. In cinquant’anni di attività, con i nostri tre marchi abbiamo realizzato, prodotto e messo sul mercato decine di migliaia di articoli di design, che ci hanno contraddistinto. Design contemporaneo ed eleganza senza tempo, questa la nostra linea da sempre. B&B Italia interpreta la cultura contemporanea e l’evoluzione dell’abitare con arredi di grande qualità, con l’obiettivo di valorizzare gli spazi da abitare.
Risultato?
Oggetti che durano nel tempo e icone internazionali per gli amanti del design.
Tra i vostri marchi, anche Maxalto, che tende un po’più al classico, rispetto a B&B.
Sì, diciamo che tradizione ed autenticità animano le collezioni di arredi classici di Maxalto, a cui però non manca comunque un forte accento contemporaneo.
Quali i dettagli caratterizzanti e punti di forza, che fanno la differenza degli articoli di Maxalto?
Un forte savoir-faire artigianale, dettagli esclusivi e materiali pregiati. Il risultato è raffinati progetti di interior di stile classico con un accento contemporaneo.
All’interno della vostra azienda, da circa 40 anni, esiste una sezione “Contract Division”
Sì, B&B Italia Contract Division è in grado di offrire qualità e competenze professionali specifiche, differenti da quelle per il mercato residenziale in termini di finalità e funzionalità del prodotto, per soddisfare le esigenze del cliente.
Ad esempio, quali?
Materiali, finiture, tessuti, pelli e rivestimenti sono concepiti per rispondere alle precise esigenze del settore contract, sia in termini funzionali che estetici: facilità di manutenzione, comfort, resistenza al fuoco e all’usura.
Quali sono gli ambiti principali in cui opera la vostra sezione contract?
Hospitality, corporate, nautica e retail.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzioni di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause, che lo hanno determinato.
Ritengo che i cambiamenti del design e dello stile di arredamento non siano altro che il risultato dei mutamenti naturali delle epoche e dei momenti storici che interessano tutti i settori dell’economia e degli stili di vita. Noi, come azienda, non abbiamo mai seguito molto le mode e le tendenze. Abbiamo uno stile connotato dalla ricerca e dall’innovazione a trecentosessanta gradi. I nostri stili sono il prodotto del lavoro di 19 architetti, provenienti da ogni parte del mondo, per cui il risultato è, per forza di cose, un prodotto internazionale. E la nostra evoluzione avviene attraverso gli oltre 800 punti vendita nel mondo.
2C Arredamenti di Corbetta e Cimnaghi lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo…
Loro 40 anni e noi 50 anni. Per noi sono partner ideali da decenni. Azienda familiare sanissima e persone oneste intellettualmente e moralmente. Speriamo di continuare a camminare l’uno accanto all’altro e di portare avanti progetti belli e importanti.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
L’e-commerce è il futuro della vendita ed è l’unico modo per stare al passo con il mercato. La vendita on line, però, diventa un ulteriore strumento di servizio al cliente e assistenza del cliente.
Siamo alle porte del Salone del Mobile, una fiera che registra record di presenze. Le vostre novità al Salone? Secondo lei, perché è una fiera intramontabile?
E’ una fiera intramontabile, perché è una vetrina internazionale del design e dell’arredamento. Noi non partecipiamo al Salone, ma siamo a Milano in quei giorni, fuori Salone, in via Durini, con eventi di presentazione di nuovi prodotti e attraverso le nostre novità, parliamo al mercato, alla stampa, agli architetti.
Intervista a Gianluca Menini Direttore Commerciale Italia di MisuraEmme
MisuraEmme, dal 1902 un instancabile e laborioso contributo ai valori del “Made in Italy”.
In MisuraEmme, le dimensioni e le potenzialità industriali di oggi, costituiscono un patrimonio costruito nel tempo. Un lungo periodo dedicato ad affinare la conoscenza dei molteplici requisiti che fanno di un’impresa una Grande Marca.
Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Misura Emme, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Direi una storia e un’identità proiettate verso il futuro…
oltre 100 anni di storia mettono in risalto un DNA di ricerca, innovazione. Una storia ricca di prodotti di successo.
Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?
l’innovazione e la disponibilità nei confronti dei nostri rivenditori. Innovazione ad esempio, oltre i prodotti, siamo state una delle primissime aziende italiane del settore ad utilizzare la verniciatura 100% all’acqua. Disponibilità nel gestire personalizzazioni o lavorazioni su misura.
Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?
Molti sono stati i prodotti e le collezioni che hanno segnato epoche. La Continuità, Il Sistema Tao, le collezioni Letto, ecc. Oggi direi senza dubbio l’innovativo sistema Crossing. Sistema giorno, in tripla anima di listellare di pioppo, con caratteristiche uniche sul mercato.
Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzioni di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause, che lo hanno determinato.
Si ci sono stati cambiamenti repentini e successivi. Oggi si va verso una casa più calda, dove anche la boiserie fa la sua comparsa. Nella zona giorno madie ed elementi bloccati vengono preferiti alle librerie tradizionali ed il divano è sempre più protagonista. Nella zona notte si tende a far “sparire” l’armadio, sempre più visto come contenitore, incassandolo e rendendolo più pulito e lineare possibile; mentre l’area letto è più calda, accogliente e magari anche con utilizzo di boiserie.
Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?
il minimalismo ha creato più risalto alle icone del design, ai “pezzi”; mentre i sistemi notte e giorno si sono appiattiti con poche differenze tra azienda ed azienda. Per arredare una casa più “calda” è necessaria più conoscenza, più competenza. Affiancare materiali differenti, finiture diverse; quindi creare collezioni più eclettiche, più versatili e che possano convivere tra loro.
Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?
Direi che non c’è un motivo unico, vero. L’azienda per avere successo deve essere un mix di componenti che si intrecciano tra loro: tradizione, innovazione, certezze, servizio al rivenditore. Anche i nuovi prodotti nascono da un confronto, da una profonda analisi della collezione esistente, dalla lettura delle future tendenze del mercato.
Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi…
Sicuramente è un settore molto dinamico, fatto da aziende che reagiscono tempestivamente ai cambiamenti economici e culturali della società. MisuraEmme ha reagito sbarcando in nuovi mercati da un lato e dall’altro interpretando, anche dal punto di vista economico, le esigenze del nuovo consumatore italiano ed europeo.
2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo…
Un Punto Vendita storico, competente. Uno Showroom che frequento da oltre vent’anni e che MAI ho trovato non accogliente, non perfetto nelle presentazioni. Anche questo fa la differenza agli occhi di un consumatore che oggi visita più showrooms, che naviga sul web e che di conseguenza confronta maggiormente le proposte. In ultimo, ma non ultimo, un cambio generazionale importante. Da un padre competente, innovatore, sempre disponibile; ai due figli, Pippo ed Oscar, che portano avanti con amore, rispetto e grande professionalità il solco tracciato dal loro Padre. Sono certo che molti fornitori collaborano con 2C da oltre trent’anni e questo è un valore che spiega molto della serietà e competenza dell’azienda.
2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?
Credo che sia uno sviluppo fondamentale per potere avere nuove opportunità; una nuova vetrina sul mondo per creare anche sinergie importanti con la loro azienda madre.
Siamo alle porte del Salone del Mobile, una fiera che registra record di presenze. Le vostre novità al Salone? Secondo lei, perché è una fiera intramontabile?
Il Salone del Mobile è unico. Indispensabile. Manifestazione all’interno di una città che lo vive in maniera totale, travolgente. Offre opportunità mondiali e permette una visibilità che altrimenti sarebbe impossibile trovare altrove. Come sempre MisuraEmme si presenterà con novità che toccheranno tutte le aree della casa interessate dalle nostre collezioni; ed in particolare quest’anno anche l’architettura dello stand si coordinerà e si intreccerà con le ambientazioni presentate.
Poliform, tra innovazione e design guarda al futuro dell’arredamento. Obiettivo: estetica e funzionalità. Intervista ad Osvaldo Salvioni, Direttore Commerciale.
Poliform e 2C Arredamenti, da quasi dieci anni insieme. Due aziende vincenti, che hanno già collezionato traguardi e grandi risultati. E, insieme, pensano e guardano al futuro.
Arredamento e design, un binomio che negli ultimi anni fa sempre più tendenza e un settore intorno al quale c’è molta attenzione, da parte degli addetti ai lavori, ma non solo. A cosa pensa sia dovuto tanto interesse?
Eh sì, l’attenzione verso il mondo del design e dell’arredamento è tanta ed è crescente. Anche perché negli ultimi anni sono cambiate molto le dinamiche. Nel recente decennio, in particolare, si è passati da un concetto di arredamento più generalista, in cui confluivano più stili, ad un concetto molto più essenziale e di design, che, ormai, è diventato la regola dell’arredamento attuale. Oggi il design è diventato l’ordinario, eliminando le contaminazioni con stili classici e legati al passato.
Come lei ha appena evidenziato, i canoni estetici dell’arredamento sono indubbiamente cambiati negli ultimi decenni. Oggi, sempre più, la parola d’ordine è “essenziale”. Quale è stata secondo lei la leva di questa marcata inversione di tendenza di stile?
Almeno un paio. L’essenzialità dei prodotti è legata ad un’inversione di tendenza, processo naturale nell’evoluzione e nel cambiamento dei tempi, ma anche e forse, soprattutto, perche è mutata la concezione degli spazi. Oggi gli appartamenti hanno dimensioni medie di 100 metri quadrati, per cui è necessario eliminare tutto ciò che è superfluo e che occupa spazio e volume inutilmente. Un esempio per tutti: gli armadi. I guardaroba oggi vanno verso un concetto di invisibilità e trasparenza, fino a diventare un completamento della parete in altezza e in larghezza, ma devono essere essenziali fino all’estremo, senza fregi e senza basamenti. Su una parete media di 4 metri in una stanza, quei 4 metri diventano 4 metri di contenitore. Pensiamo ad esempio alle maniglie, che sono completamente scomparsi, cedendo il posto alle aperture push pull. E anche la scelta dei colori e delle finiture va in questa direzione per assecondare e valorizzare gli spazi meno ampi degli appartamenti contemporanei. Si va sempre più verso colori chiari, che ampliano le prospettive di uno spazio, e finiture laccate. Il legno
Secondo lei da dove ha avuto inizio questa inversione di tendenza?
Penso che i progetti di design degli hotel di lusso, prima all’estero e poi in Italia, abbiano avuto un ruolo determinante in certe scelte.
Estetica, ma anche funzionalità. Oggi i progettisti cosa fanno prevalere?
Siamo arrivati ad un perfetto compromesso e ad un ottimo equilibrio: entrambi.
Un’azienda come Poliform come approccia al mercato dei cambiamenti?
I cambiamenti richiesti dal mercato in azienda si ottengono tra la domanda che giunge dai punti vendita e le proposte dei nostri progettisti.
Abbiamo un ottimo rapporto sia con gli uni che con gli altri e un profondo dialogo e il confronto genera cambiamenti, che fanno tendenza e che ci consentono di seguire il mercato.
Poliform e 2C Arredamenti, da circa 8 anni insieme. Per i fratelli Cimnaghi è un legame destinato a durare nel tempo.
E’ una bellissima azienda e Pippo e Oscar Cimnaghi sono persone in gamba, intellettualmente e moralmente onesti, grandi lavoratori e innamorati del loro lavoro e imprenditori eccellenti.
Questo ci consente di fare progetti a medio e lungo termine e di guardare insieme al futuro con piacere e costruttività.
2C Arredamenti, oltre 40 anni di attività
2C Arredamenti, storico showroom irpino di Corbetta e Cimnaghi, scrive la storia dell’arredamento di qualità da oltre 40 anni.

Arredare i propri spazi con 2C Arredamenti è un must per tutti gli avellinesi e non, che prediligono raffinatezza ed eleganza per i propri ambienti.
Il segreto di un marchio solido come quello di 2C Arredamenti è duplice: l’indiscutibile capacità di creare un rapporto di fiducia e duraturo con i clienti, customer oriented a 360 gradi, e il professionale supporto tecnico agli stessi per tutte le scelte in fatto di arredamento e design.
Da 40 anni lo showroom di Corbetta e Cimnaghi promuove e valorizza il design, un settore di cui l’Italia può definirsi indiscusso leader. 2C Arredamenti, sito all’uscita autostradale di Avellino Ovest, propone per il suo showroom solo i brand top del design in termini di qualità del prodotto come Poltrona Frau, Knoll, Valcucine, B&B Italia, Varenna, Cassina, Flou e Poliform. Questi brand, accuratamente selezionati, esplicano perfettamente l’idea di casa che sta alla base della filosofia di 2C Arredamenti: un luogo accogliente e familiare dove coniugare stile e ricercatezza nei dettagli.
