Valcucine, Prosdocimo: “Estetica, benessere, innovazione e sostenibilità: da 40 anni il nostro modo di fare cucina”
Daniele Prosdocimo, responsabile marketing, ci porta nel mondo di Valcucine. Un percorso ricco, fatto di innovazione e sviluppo di tecnologie, passando dalla Logica Theca alla Logica System, fino ad arrivare alla Logica Celata. “Sicuramente la Logica Celata è un’eccellenza, non è un punto di arrivo, ma parte fondamentale della nostra storia e del nostro percorso”. Sostenibilità, attraverso la Mappatura Leed, esaltazione dell’estetica e ulteriore sviluppo di tecnologie esistenti, questa la filosofia di Valcucine: “Abbiamo condiviso – spiega Prosdocimo – con il mondo dell’architettura e design il nostro concept, basato principalmente sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente, creato una grande filiera che va dalla “città al cucchiaio”, così come diceva Ernesto Nathan Rogers”.
Lei è responsabile marketing di Valcucine da oltre dieci anni.
“Ho lavorato dieci anni con Valcucine, poi sono uscito e ho creato Archivibe, il network internazionale che mette in relazione le aziende dell’arredamento e dei materiali per l’architettura con i più importanti studi di architettura del mondo, attraverso la condivisone di contenuti, valori ed esperienze. Sono subentrato nuovamente nell’azienda a luglio dell’anno scorso”.
Siamo in una congiuntura epocale, senza precedenti, tra la fine di una pandemia, non ancora del tutto debellata, e una guerra che sta mettendo in crisi determinati settori. In questo scenario, sembra difficile immaginare che si possa guardare al bello e ad un certo senso al superfluo…
“Non direi superfluo, anche perché bene o male tutti abbiamo bisogno di una cucina, riunirci attorno a un ambiente conviviale e viverlo. Seguiamo una filosofia radicata, legata sicuramente al bello, qualcuno dice che “il bello salverà il mondo”, quindi un piccolo contributo lo portiamo anche noi con il nostro modo di fare cucina; ma soprattutto incentrata sul tema della sostenibilità. Anche se la congiuntura non è positiva, continuiamo a lavorare, come facciamo ormai da oltre 40 anni, per migliorare la sostenibilità nell’ambito delle nostre attività. La guerra come la pandemia sono eventi che ci sono e che speriamo passino in fretta. L’emergenza ambientale, invece, continuerà ad esserci nonostante tutto e, quindi, continueremo il nostro impegno”.
La Logica Celata rappresenta forse uno dei traguardi più importanti in termini di tecnologia, innovazione di forme e materiali, benessere, esperienza sensoriale, sostenibilità. È d’accordo?
“La logica Celata è la forza di un’evoluzione che ha avuto inizio negli anni ‘90, come conseguenza di una rivoluzione economica. La sostenibilità e il benessere fanno parte della nostra filosofia: la lunga durata del prodotto, la lunga durata tecnica, estetica, l’innovazione derivano dal rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Siamo partiti da una Logica Theca diventata, poi, Logica System con un canale attrezzato, cioè un elemento contenitivo chiuso da un’unica anta, perfettamente integrabile nel piano lavoro, dentro cui riporre piccoli utensili. Quasi per magia, con un solo tocco, l’intera anta si apre in modo automatico e silenzioso, grazie a un ingegnoso meccanico basato sulla forza di gravità. La Logica System ha dato la possibilità di avere un rapporto differente con la cucina, donando maggiore spazio e libertà, con la comodità di avere tutto a portata di mano e nasconderlo con un solo tocco, attraverso il sistema V-Motion. Tecnologia ulteriormente integrata con il V-Light, un pannello luminoso posto dietro la cucina. I colori della luce possono essere cambiati e scelti, adattandoli alle proprie esigenze: a seconda dell’umore, della luce naturale che si ha a disposizione, dell’atmosfera che si vuole creare in quel momento”.
La Mappatura Leed è parte di questo percorso e, quindi, del concetto di sostenibilità.
“Oggi come mai in un percorso di grande attenzione alla sostenibilità e allo stesso tempo ricerca del bello, i nostri valori diventano una filosofia di ispirazione. Tutto ciò che rappresenta il nostro prodotto necessita di essere “accountable”, una parola inglese che racchiude tanti significati. In Italiano, invece, per spiegare lo stesso concetto dovremmo utilizzare cento parole e quindi essere: misurabili, credibili, trasparenti e tanto altro. Essere “accountbale” vuol dire, quindi, fare delle certificazioni, mappature, dare dei numeri associati a elementi della nostra filosofia. La Mappatura Leed e l’acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design. Siamo entrati in questo mondo facendo la mappatura dei nostri prodotti, utile a tutti gli architetti, specificatori che costruiscono in giro per il mondo edifici leed, come stadi, negozi, case, edifici residenziali. L’anno scorso solo in Cina hanno certificato 14 milioni di metri quadrati di metri quadrati di edifici leed. È una certificazione mondiale di sostenibilità e di edifici green. Siamo anche noi parte del problema e parte della soluzione. Abbiamo voluto mappare, elencando quali sono caratteristiche della cucina, prodotto complesso fatto da tanti elementi e materiali. I nostri fornitori ci hanno dotato di una scheda tecnica che certifica quelle che sono le componenti materiali, il riciclato, l’impatto degli elettrodomestici, il consumo di un rubinetto ecc. La certificazione FSC da parte del processo di accountability creditibility che noi diamo per la leed, cioè utilizzare legni che rispettano tutto la catena dalla foresta fino all’utilizzo in cucina”.
Il mondo dell’architettura, quindi, è connesso con questa filosofia di sostenibilità?
“L’architettura è strettamente legata a questo mondo. Durante la Milano Design Week, a cui abbiamo partecipato, abbiamo coinvolto molti di studi di architettura, design in una mappatura di edifici certificati leed a Milano. Con la collaborazione di architetti, Fuori Salone e Archivibe, abbiamo comunicato questo concetto di sostenibilità, questa tendenza, sensibilità che sta crescendo in Italia. Milano è una delle cinque città in Europa con maggiori edifici leed. Abbiamo iniziato a condividere e unire, in modo da creare una grande filiera che va dalla città al cucchiaio come diceva Ernesto Nathan Rogers”.
Quest’anno la ripresa dovrebbe dare un’impronta più forte con il Salone del Mobiile e la Milano Design Week, nonché altri eventi del settore. Ci saranno novità importanti all’orizzonte, legate alla sostenibilità?
“Abbiamo partecipato alla Milano Design Week e per l’anno prossimo ci sarà una riproposizione dell’anno scorso, ma in una forma più evoluta. Siamo andati anche a completare l’offerta commerciale del prodotto già presentato, cioè l’Artematica Soft Outline e la Riciclatina Outline. Non era proprio un concept, ma sicuramente l’inizio di un percorso che vedrà, adesso, un nuovo sviluppo. Inoltre, ci saranno altre novità che per il momento non svelo”.