Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale  della Fiam Italia, c’è da sempre  la proiezione verso il futuro con linee e design innovativi.

L’espressione “cultura del vetro ” racchiude l’intera filosofia produttiva di Fiam Italia: l’abilità artigiana, il design e la continua ricerca ed innovazione contribuiscono alla realizzazione di prodotti di prestigio che ci contraddistinguono da 45 anni.

Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?

L’elevato grado di specializzazione tecnica e la ricerca verso nuove forme e nuovi processi applicati al vetro,  ci hanno permesso di diventare leader nel nostro settore, essendo la prima azienda italiana a realizzare elementi d’arredo in vetro curvato.

Il vostro elemento caratterizzante è il vetro. La vostra azienda realizza da decenni, prodotti di arredo in vetro. E nel tempo, sempre la conferma di questa scelta…

Grazie alla sua passione per il vetro fin da ragazzo, Vittorio Livi ha accolto la sfida di lavorare artigianalmente questo materiale, semplice ma anche complesso dal punto di vista chimico e fisico, con l’obiettivo di realizzare complementi d’arredo, divenuti in seguito autentiche opere d’arte per gli ambienti più speciali. A sostegno di questa scelta contribuiscono in primis il fatto che essendo riciclabile all’infinito rimane tra i materiali più ecologici inoltre è un materiale ancora tutto da scoprire ed è grazie alla grande ricerca tecnologica che permette di trasformarlo da materiale apparentemente freddo e trasparente a qualcosa di caldo, materico ed elegante.

Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?

Tra i molteplici progetti che maggiormente hanno contribuito al nostro successo ci piace ricordare la poltrona “Ghost” del 1987 , realizzata in collaborazione con Cini Boeri, poltrona in vetro curvato divenuta icona del design a livello mondiale  ed esposta al MoMa di New York.  Con il Salone del Mobile 2018, Fiam celebra l’anniversario dello specchio Caadre, disegnato nel 1998 da Philippe Starck, arricchendo la collezione con la variante bronzo e la versione retroilluminata.
Infine,  le novità presentate in questa occasione tra cui i  vetri multicolor, DV glass e la goffratura ad alta temperatura, che permette di aggiungere al vetro effetti di profondità uniti a decori sinuosi ed eleganti.

Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzione di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal, vogliamo fare una breve analisi di questo cambiamento di tendenza e delle cause, che lo hanno determinato.

Nonostante i molteplici cambiamenti riscontrati nelle tendenze, tra cui nuove finiture e materiali (per citare qualche esempio: l’utilizzo del bronzo e del finto marmo) Fiam ha continuato a proporre forme essenziali, non perdendo di vista l’eleganza che caratterizza il nostro stile e la matericità dei prodotti realizzati, frutto  dell’esperienza nell’impiego di molteplici materiali.

 Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?

Essendo quello del design un mondo in continua evoluzione, pensiamo che sia fondamentale investire in ricerca ed innovazione, poiché è proprio questa continua evoluzione nelle tendenze che stimola e contribuisce a modificare le esigenze dei consumatori, sempre più informati e attenti ai particolari ,sempre connessi e aggiornati su ciò che li circonda.

Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?

La tradizione, la qualità, la continua dedizione e l’attenzione nei riguardi del cliente sono sicuramente dei punti di forza dell’azienda ma non solo: la comunicazione e il confronto permettono di leggere e interpretare quelle che potrebbero essere le future tendenze del mercato.

Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi…

Ci riteniamo fortunati poiché nel nostro caso il mercato di fascia alta non ha subìto un duro colpo come confermato da dati macroeconomici di settore,  in gran parte grazie alle vendite nei mercati esteri, a conferma del fatto che il settore dell’arredamento continua ad essere riconosciuto in questi paesi come uno dei settori di eccellenza del Made in Italy.

2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo…

Un traguardo ottenuto sicuramente con grande fatica ma soprattutto con grande dedizione verso ciò che li contraddistingue: la passione per il design e l’attenzione per il cliente.
Anche per questo siamo fieri di essere loro partner da almeno 20 anni.

2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sul mercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?

Attualmente, avere come mercato di riferimento solo quello locale, penso costituisca un grande limite, per cui sfruttando le nuove tecnologie tra cui l’e-commerce, si può avere la possibilità di cogliere nuove opportunità, nonostante sia un nuovo canale da seguire, studiare e monitorare con attenzione e su cui occorre investire non poco .

Si è appena concluso il del Salone del Mobile, una fiera che registra record di presenze. Secondo lei,  perché è una fiera intramontabile?

Ospitato dall’Italia che è la culla del design e da una città che lo vive in maniera travolgente e a 360 gradi, il Salone del Mobile è un evento unico e intramontabile, in grado di offrire una visibilità e una varietà di opportunità difficilmente ottenibili. Quest’ultima edizione si è chiusa con 434 mila presenza da 188 Paesi, il 26% in più rispetto allo scorso anno, registrando numeri da record. A fare la differenza è anche la qualità dei visitatori: operatori internazionali venuti in fiera a fare business e firmare ordini.