Roberto Spinelli, sales director Italy di Rimadesio, ci illustra la filosofa aziendale, tra innovazione tecnologica, come il sistema scorrevole Maxi disegnato da Giuseppe Bavuso e selezionato all’ADI Design Index e rispetto dell’ambiente. Rimadesio è stata la prima azienda ad essere alimentare al 100% da energia solare. Non solo, è stato avviato un nuovo impianto per la depurazione e il riciclo delle acque superflue derivanti dalla lavorazione di vetro. In futuro saranno messe in campo nuove strategiche soluzioni per ridurre consumi, costi e soprattutto l’impatto sull’ambiente. Rimadesio non ci propone semplicemente il design, ma una nuova prospettiva di vita, in equilibrio tra l’emozione di abitare e sostenibilità ambientale.

 

“The Good Living”, evento Rimadesio 2022 e titolo del video presentato in anteprima durante la Design Week…

 The Good Living è il nome del video che Rimadesio presenta in anteprima durante la Design Week: un racconto inedito della collezione e delle ultime novità nel contesto di una casa ideale, in cui la qualità e l’armonia degli interni si fonde con la bellezza dell’ambiente circostante.Una presentazione che coincide con una particolare idea di design in cui tecnologia, ricerca dei materiali e scelte produttive svolgono un ruolo fondamentale”.

 Un progetto di grande innovazione è sicuramente il sistema scorrevole Maxi disegnato da Giuseppe Bavuso, selezionato all’ADI Design Index. Ce ne parla

 Maxi è l’inedito sistema di pannelli scorrevoli progettato da Giuseppe Bavuso: si tratta del nono prodotto della gamma sliding doors, dopo Velaria, Sail, Daimon, Soho, Stripe, Siparium, Graphis Light e Graphis Plus. Realizzato sempre su misura anche in dimensioni eccezionali, il pannello scorrevole Maxi è disponibile con struttura in alluminio rivestita in legno di noce o rovere termotrattato, oltre alle versioni in alluminio brown, bronzo, grafite e nero. I vetri sono disponibili in 73 finiture, ed è possibile alternarli in due colori secondo una modularità prestabilita. Il binario incassato di scorrimento è dotato di profili di copertura ad incastro predisposti per la verniciatura in tinta al soffitto”.

 CASA Houston ha recentemente inaugurato l’unico showroom monomarca del Texas per il marchio Rimadesio. Nel delicato momento storico che stiamo attraversando, quanta attenzione c’è ancora per il lusso e per il superfluo?

 Il lusso non è sempre espressione di ricchezza. A mio parere il vero lusso significa utilizzare materiali di grande qualità e conosciuti con sapienza e destinati a durare nel tempo.In tutto questo la vera manifattura italiana, che si basa sull’eccellenza dell’artigianalità, la ricerca di materiali autentici, tecniche di lavorazione affinate nei secoli e una grande attenzione alla qualità della vita e all’ambiente, può fare la differenza”.

 Rimadesio investe molto nel concetto di sostenibilità: è stata la prima ad essere alimentata al 100% da energia solare…

 Le nostre scelte sostenibili risalgono agli anni Novanta, ovvero agli anni in cui abbiamo puntato su processi produttivi green e su materiali riciclabili (vetro e alluminio). Diventare un’azienda sostenibile è un processo graduale che richiede del tempo e ha diverse implicazioni. Con il progetto “Sostenibilità Ambientale” dal 2006 a oggi sono stati investiti 10 milioni di euro, che hanno permesso di produrre tramite gli impianti fotovoltaici, fino ad oggi 12.100.000 kWh di energia pulita e risparmiare 6.400 tonnellate di anidride carbonica all’ambiente, circa 800 tonnellate di CO2 all’annoOggi utilizziamo vernici ecologiche e imballaggi green, ci affidiamo a tecnologie 4.0. e utilizziamo energia solare prodotta dai nostri impianti fotovoltaici”.

 

Sono stati presentati di recente al Salone del Mobile di Milano 2022, Radius, un sistema di ante bidirezionali a bilico e il mobile Aliante disegnato da Giuseppe Bavuso. Quali sono le innovazioni presenti in questi progetti?

“Radius è proposta innovativa nel percorso progettuale Rimadesio: la progressiva eliminazione degli elementi strutturali, come stipiti e telai, per creare proposte che si possano inserire negli ambienti valorizzando al massimo le qualità superiori di un materiale esclusivo come l’alluminio.Aliante è un contenitore dall’aspetto rigoroso. Una geometria assoluta che concentra una serie di soluzioni tecniche esclusive, come le ante dotate di una particolare apertura che – grazie alla sottile struttura in alluminio e a una speciale tecnica di assemblaggio del vetro – esclude la presenza di fianchi laterali conferendo al contenitore un senso di massima leggerezza estetica”.

 

 Quest’anno la ripresa dovrebbe dare una spinta più forte al Salone del Mobile e alla Milano Design Week, oltre che ad altri eventi ed appuntamenti del settore. Ci saranno importanti novità legate anche alla sostenibilità?

 Per il futuro abbiamo previsto numerosi investimenti per essere sempre più rispettosi verso l’ambiente, per esempio recentemente ci siamo adoperati a favore di un ulteriore efficientamento e razionalizzazione dei processi produttivi con l’obiettivo di ridurre i consumi, l’impatto sull’ambiente e i costi operativi.

Nello specifico abbiamo:

 

  1. ridotto il consumo di energia negli impianti di verniciatura dell’alluminio grazie all’abbassamento di 7.5 gradi della temperatura dei forni di essicazione, senza intaccare in alcun modo qualità e risultato finale. Il risparmio si traduce in meno 720 kg/settimana di CO2 dispersi nell’aria.

 

  1. Eliminato tutti i panni in TNT usa&getta adoperati per la pulizia dei prodotti nei reparti di produzione e assemblaggio. Al loro posto vengono impiegati solo panni tecnici ultra-assorbenti riutilizzabili al 100% in modo ecologico grazie a un programma di “ritiro-lavaggio-riconsegna” studiato per impattare il meno possibile in termini di spostamenti terrestri e inquinamento atmosferico.

 

  1. Avviato un nuovo impianto per la depurazione e il riciclo delle acque reflue provenienti dalla lavorazione del vetro: il sistema permette di risparmiare oltre 13.000 litri di acqua al giorno, con un utilizzo di risorse idriche pari a soli 70 litri, ovvero lo 0.5% del consumo giornaliero precedente.

 

  1. Ottimizzato gli orari di lavoro del personale addetto agli impianti produttivi, per sfruttare al massimo la potenza dei pannelli solari e ridurre l’impatto energivoro dei macchinari sulla rete elettrica nazionale”.