Arredo e interior design: quali sono le prospettive del settore alla luce delle tendenze ormai consolidate che vanno sempre più verso linee essenziali e stili minimalisti?

E’ difficile immaginare quale evoluzione ci sarà nei prossimi anni nel progetto e nel design della cucina. Il minimalismo, nella maggior parte dei casi dei progetti cucine, è diventato un fenomeno di moda e si è propagato a macchia d’olio su tutte le collezioni delle case produttrici, comprese quelle di mercato medio basso.
Questa tendenza ha causato l’ omologazione e il generale appiattimento dell’immagine per la maggior parte dei prodotti.
Il consumatore finale è confuso e perplesso davanti a prodotti che propostida aziende della fascia alta a determinati prezzi appaiono del tutto simili, almeno nella percezione visiva, a prodotti di aziende di fascia medio bassa a prezzinotevolmente inferiori.
D’altronde se i mobili sono diventati semplici parallelepipedi, senza segni e senza caratterizzazione nel design, con l’uso di finiture e materiali utilizzati da qualsiasi produttore, la scelta del consumatore si baserà sempre più sul fattore prezzo o sulla notorietà del brand.

Questa nuova filosofia si fonde con l’esigenza di mettere insieme estetica e funzionalità. Due concetti che non è facile far coesistere: la vostra azienda come ci sta riuscendo?

Il minimalismo che abbiamo sopra descritto, diventato un fenomeno di massa , frutto di una tendenza di moda, che oggi è prevalente ma che potrà essere superato anche in tempi brevi proprio perchè risponde ad una moda.
La moda è l’esatto opposto del design e un buon oggetto di design deve durare almeno cinquant’anni, come affermava uno dei padri nobili
dell’Italian Design , Vico Magistretti.
Noi abbiamo sempre seguito i dettati del Concept Design, che come dice il nome stesso, implica che dietro ad ogni progetto ci debba essere un’idea , cioè un concetto, la forma verrà di conseguenza,al contrario della fashion design da cui partono purtroppomaggior parte designer contemporanei.
Gli effetti si vedono nella produzione: mobili molto simili, senza un vero contenuto innovativo e senza un design destinato a durare nel tempo.

Praticità, razionalità ed efficienza significano anche tecnologia e innovazione, specie in cucina. Quali sono le prospettive future?

Forse è proprio nel mobile da cucina che si sono avute le maggiori innovazioni funzionali e tecnologiche. La nostra azienda si è sempre
caratterizzata, fin dalla sua nascita, dalla volontà di innovare la funzionalità e proporre nuove soluzioni d’arredo.
Senza andare troppo indietro nel tempo, abbiamo ad esempio usato per la prima volta il vetro in cucina (mod.Dama di Magistretti), la parete
attrezzata (mod.Arnia di Magistretti), gli accessori interni (design Tito Agnoli), i grandi cassetti fino a 210 cm (Space System), la cucina
completamente in alluminio (Al System e mod, Cinqueterre). Parlando del futuro si avrà sempre più un’integrazione tra l’ambiente cucina e la zona living, due ambienti che sono destinati a unificarsi.
Questa tendenza è stata alla base del progetto Lepic Program di Jasper Morrison che ha sviluppato un programma di elementi di arredo che
possono essere impiegati sia in cucina che nella zona living.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici ci sarà un sempre maggiore sviluppo ed impiego della domotica che faciliterà l’uso di tutti gli apparecchi inseriti in questo ambiente. Da parte nostra abbiamo realizzato in collaborazione con un’azienda specializzata un apparecchio per la cottura con prestazioni veramente a livello professionale ma con dimensioni domestiche. E’ destinato agli appassionati gastronomi che
possono cucinare avendo a disposizione un elettrodomestico con le medesime prestazioni richieste dagli chef stellati.

Nel settore del mobile la ricerca degli abbinamenti dei materiali è in continua evoluzione: ci svela le prossime novità?

Credo che materiali sintetici ad elevate prestazioni in termini di durezza e resistenza delle superfici, unite a innovazioni nei decori, saranno sempre di più usati in un ambiente di lavoro come la cucina richiede particolari caratteristiche di resistenza all’uso.
Credo comunque che anche materiali naturali come il marmo e il legno vero mantengano ancora tutto il loro fascino e che siano intramontabili per le sensazioni e il calore che trasmettono. Nella nostra opera di ricerca e di innovazione del prodotto cerchiamo nuovi materiali ma concettualmente non escludiamo nessuna materia: l’importante è che la scelta sia funzionale e coerente con il concept del progetto.

Colori pastello, tono su tono, venature naturali o bianco: come cambiano le tinte rispetto ai modelli dello scorso anno.

Ovviamente anche nell’arredamento e nelle cucine c’è un’evoluzione nelle finiture, nelle superfici, nei colori ma con un ritmo che non è e non può essere quello della moda.
Ricordiamoci sempre che la moda è fatta per durare una stagione, l’arredamento deve durare negli anni. Quindi nella scelta di un colore o di
una finitura è sempre utile ricordare che se il mobile è di qualità ci dovremo convivere per molti anni in avvenire.

2c Arredamenti punta molto sulla progettazione di ambienti su misura, cercando di venire incontro a tutte le esigenze del cliente. Quanto conta offrire in maniera professionale questo tipo di servizio?

Il servizio di progettazione personalizzato sul cliente è diventato il fattore di successo più importante per gli attuali negozi di arredamento. E’ la qualità di questo servizio che fa la differenza tra negozi in concorrenza. La scarsità di questo servizio ha determinato la crisi e la chiusura di molti negozi d’arredo in questi ultimi anni. Il cliente finale oggi cerca degli arredatori professionisti che lo sappiano ascoltare, comprendere i suoi bisogni e progettare una soluzione d’arredo corrispondente ai loro gusti e stile di vita.
La vendita di soli prodotti senza progetto di qualità è assolutamente finita. O meglio è ormai confinata alle catene di arredo di fascia bassa o ai mercatoni del mobile.

Cosa pensa dell’e-commerce ormai molto diffuso nel settore arredamento?

Penso che sia un sistema di vendita che funziona nel nostro settore per prodotti che non necessitano di consulenza o progettazione. Inoltre il prezzo non deve superare certi livelli in quanto difficilmente il cliente rischia di spendere somme elevate senza avere la percezione fisica del
prodotto. L’e-commerce potrebbe inoltre funzionare se esiste la possibilità per il cliente di conoscere il prodotto dal vero e se il mobile è prodotto da marchi affidabili. Nel caso dei nostri prodotti escludo sia una formula valida in quanto la cucina è un sistema complesso che necessita di un progettista altamente competente e qualificato. Inoltre le operazioni di montaggio devono essere eseguite da personale altrettanto qualificato.

Qual’è il pezzo, l’oggetto o la collezione che più rappresenta la vostra azienda?

Nell’ambito dei nostri prodotti storici il modello Cinqueterre di Vico Magistretti assieme al sistema Al System sono sicuramente rappresentativi proprio perchè esprimono in pieno la filosofia del Concept Design. Sono prodotti frutto di un progetto che partito da un concept, quello di cambiare il sistema dei contenitori e di produrre una cucina dalla durata “eterna”, ha generato anche un inconfondibile design nella sua parte esterna e visibile. Tra gli ultimi prodotti il programma Lepic è destinato anch’esso a diventare iconico. Jasper Morrison con il suo “super normal” ha saputo declinare in maniera rigorosa ma calda e conviviale allo stesso tempo l’esigenza dell’abitare contemporaneo di arredare unitariamente la cucina e il living.

2c Arredamenti ha avviato la vendita online e raddoppiato la superficie espositiva rinnovando il suo showroom. In un periodo di crisi economica come questo è il sintomo di un’evoluzione figlia di una gestione ragionata che paga?

Certamente 2cArredamenti ha fatto una scelta imprenditoriale coraggiosa e proiettata nel futuro. La vendita on line avrà successo perche’ dietro al suo sito web esiste un’azienda storica, radicata sul territorio e molto ben gestita, per cui il cliente avrà piena fiducia e avrà anche la possibilità di “toccare” i prodotti dal vero. La scelta di ingrandire la superficie espositiva è sicuramente la conseguenza del successo di un’azienda che sa stare al passo con i tempi. D’altronde scegliere di diventare più grandi può essere la mossa vincente proprio perché fatta in un momento di crisi. Mentre probabilmente la concorrenza non cresce e probabilmente è in difficoltà la scelta di ingrandirsi ora può significare un guadagno di quote di mercato in misura molto maggiore rispetto ad un periodo di espansione economica.

Poi…… come dicevano i latini “audaces fortuna iuvat”!